La sesta sezione penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 23335 del 12 marzo 2025, depositata in data 23 giugno 2025, in materia applicazione di pene detentive brevi ha affermato che “Il giudice è chiamato ad un accertamento complesso perché funzionale ad individuare una pena idonea, da una parte, ad evitare pericoli di recidiva e, dall’altra, a favorire il reinserimento sociale del reo: in tale prospettiva viene determinato il contenuto della pena.
La pena è determinata dal giudice e questo……….. si confronta con l’U.E.P.E. e con le parti, e acquisisce ogni informazione utile per un “trattamento realmente ritagliato sull’unicità del soggetto condannato“.