La seconda sezione penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 19487 del 21 maggio 2025, depositata in data 26 aprile 2025, in tema di mandato di arresto europeo ha affermato che “le carenze dell’informazione resa alla persona richiesta in consegna sulla natura stessa del mandato di arresto europeo e sulle conseguenze dell’assenso alla consegna impediscono, dunque, di ritenere validamente prestato il consenso alla consegna, secondo quanto previsto dall’art. 10, comma 1, della legge n. 69 del 2005“