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Diffamazione a mezzo stampa - Esimente del diritto di cronaca giudiziaria - Corte Cass. Sezioni Unite civili, sentenza  n. 13200 del 11.3.2025, depositata in data 18 maggio 2025

Le Sezioni Unire civili della Corte di Cassazione  con la sentenza n. 13200 del 14 marzo 2025, depositata in data 13 maggio 2025, relativamente alla ricorrenza, in caso di diffamazione a mezzo stampa, della scriminante dell’esercizio del diritto di cronaca, in ragione dell’addebito, diretto o indiretto, della qualità di imputato, piuttosto che quella di indagato, e della commissione di un reato consumato piuttosto che di un reato tentato, ha affermato il seguente principio di diritto: “in tema di diffamazione a mezzo stampa, l’esimente del diritto di cronaca giudiziaria, qualora la notizia sia mutuata da un provvedimento giudiziario, non è configurabile ove si attribuisca ad un soggetto, direttamente o indirettamente, la falsa posizione di imputato, anziché di indagato (anche per essere riferita un’avvenuta richiesta di rinvio a giudizio, in luogo della reale circostanza della notificazione dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari di cui all’art. 415-bis c.p.p.) e/o un fatto diverso nella sua struttura essenziale rispetto a quello per cui si indaga, idoneo a cagionare una lesione della reputazione (come anche nel caso di un reato consumato in luogo di quello tentato), salvo che il giudice del merito accerti che il contesto della pubblicazione sia tale da mutare, in modo affatto chiaro ed inequivoco, il significato di quegli addebiti altrimenti diffamatori”

 

 

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