La sesta Sezione penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 30602 del 15 aprile 2025, depositata in data 12 settembre 2025, in materia di impugnazione della parte civile qualora per effetto della riqualificazione giuridica del fatto da concussivo a quello di cui all’art. 319- quater cod. pen., si è inciso sulla stessa esistenza del diritto al risarcimento dei ricorrenti, che da vittima sono stati considerati correi del diverso reato. ha affermato: “Esiste dunque l’interesse a ricorrere delle parti civili perché l’utilità prospettata con l’impugnazione che si intende perseguire è concreta non solo in relazione alla circostanza, come detto, che se il fatto fosse nuovamente ricondotto al reato di concussione, il reato non sarebbe prescritto e, quindi, si potrebbe addivenire ad una sentenza di condanna, ma, soprattutto, anche in relazione alla stessa esistenza e alla struttura del diritto al risarcimento“.